Carti Colleghi,

la Direzione Centrale Salute con il supporto del Tavolo tecnico regionale per la Gestione del Rischio clinico, lancia un sondaggio per valutare il vissuto degli operatori rispetto alla percezione, alla conoscenza e al trattamento del dolore. I questionari sono anonimi, ma la loro compilazione è sollecitata a garanzia della significatività dei dati raccolti.

Vi esortiamo quindi ad inviare il seguente questionario e a diffonderne l'esistenza.

Per favore, leggete attentamente le affermazioni e barrate la casella che esprime meglio il vostro grado di accordo con le stesse.

Le risposte saranno valutate con scala Likert

1 = assolutamente in disaccordo

2 = in disaccordo

3 = nè d'accordo nè in disaccordo

4 = d'accordo

5 = assolutamente d'accordo

L'Ufficio Rischio clinico, Direzione sanitaria

 

* campo obbligatorio

Quesito
Qual è il tuo reparto?*
-- se -altro- specificare (barrare se non compilato)
Qual è la tua qualifica?*
1. medico strutturato 2. medico in formazione specialistica 3. infermiere/ infermiere pediatrico 4. ostetrica 5. altro  
-- se -altro- specificare (barrare se non compilato)
Qual è la tua età?*
< 25 anni 25-30 anni 31-45 anni 45-60 anni >60 anni 
Qual è la tua anzianità di servizio?*
< 5 anni 5-15 anni > 15 anni 
Sei donna o uomo?*
Rispondere alle affermazioni seguenti utilizzando la classificazione di Likert. 1 2 3 4 5
1. La via di somministrazione preferibile per gli analgesici narcotici è quella intramuscolare*
2. Quando un paziente richiede quantità crescenti di analgesici per controllare il dolore, significa che sta diventando psicologicamente dipendente da essi*
3. Il giudizio più accurato sull’intensità del dolore è quello che ne dà il paziente stesso*
4. Quando il paziente con dolore riceve farmaci analgesici “al bisogno” è normale che li richiederà prima che il dolore ritorni*
5. Per un buon trattamento del dolore tumorale è necessario valutare con continuità nel tempo il dolore e l’efficacia della terapia*
6. La distrazione, ad esempio tramite musica o tecniche di rilassamento, può diminuire la percezione del dolore*
7. Il personale sanitario è sempre in grado di cogliere nei bambini segni che indicano la presenza di dolore*
8. Prima di dare una ulteriore dose di analgesico bisogna aspettare che il paziente lamenti dolore*
9. I bambini piangono sempre, quindi per essi sono indicate attività di distrazione piuttosto che veri e propri farmaci analgesici.*
10. Il dosaggio appropriato di morfina nel paziente con dolore è quello che controlla meglio la sintomatologia; non c’è una dose massima (che, cioè, non può essere superata) per la morfina*
11. Dare al paziente con dolore cronico un placebo è spesso utile per valutare se ha realmente *
12. Gli analgesici narcotici possono provocare depressione respiratoria, quindi non devono essere usati nei bambini*
13. I pazienti che ricevono analgesici narcotici “al bisogno” è normale che assumano un comportamento di continua attesa della dose successiva*
14. I pazienti hanno il diritto di aspettarsi come risultato del trattamento una completa scomparsa del dolore*
15. La mancanza di espressione di sofferenza non significa necessariamente assenza di dolore*
16. La valutazione del dolore da parte del medico o dell’infermiere è una valida misura del dolore percepito dal paziente*
17. I pazienti con forte dolore cronico spesso hanno bisogno di dosaggi più alti di analgesici che i pazienti con dolore acuto*
18. Il paziente con dolore continuo va trattato preferibilmente con analgesici somministrati ad orario fisso piuttosto che al bisogno*
19. Richieste sempre maggiori di analgesici sono segno che il paziente sta diventando farmaco-dipendente*
20. Se il paziente (o un familiare) riferisce che un analgesico gli sta dando euforia, bisogna dargli una dose minore di farmaco*
21. Il 25% dei pazienti che ricevono analgesici a orario fisso diventano farmaco-dipendenti*
Conferma che non sei un bot risolvendo questa semplice operazione : 7 + 4 =

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